Foto montaggio con il rigassificatore off shore E-On dalla spiaggia di Grado
Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi intervenendo all'innaugurazione del rigassificatore di Rovigo ha sostenuto che l'Italia è tributaria di energia verso l'estero e deve perciò diversificare gli approvvigionamenti per evitare interruzioni delle forniture, come quelle che si sono verificate nel recente passato sul gasdotto proveniente dalla Siberia attraverso l'Ucraina. Questo rigassificatore venderà una quantità di gas pari al 10% della domanda nazionale.
Il nuovo impianto non è un'iniziativa pubblica, si tratta di un'iniziativa privata costruita sul Mare Nostrum, il più grande spazio pubblico del pianeta.
L'alto Adriatico si presta alla realizzazione di rigassificatori dati i bassi fondali e la facilità di collegamento alla rete europea dei gasdotti. Dopo l'iniziativa di Edison, Qatar Petroleoum ed Exxon mobil che hanno realizzato l'imponente struttura di Porto Levante vicino Rovigo, sono in previsione altri due impianti nel golfo di Trieste, uno in terra ferma nell'area ex Esso della spagnola Gas Natural e l'altro off shore sulla linea di profondità dei 20 m. al largo tra Grado e Monfalcone della tedesca E-On. I due rigassificatori saranno collegati con un unico gasdotto ad opera della Snam che attraverserà l'intero golfo di Trieste per “emergere” in località Fossalon di Grado e contribuire così all'abbellimento peasaggistico.
Ma i conti non tornano, stando così le cose in poco tempo avremo un aumento della disponibilità di metano del 30%!
- Rovigo Terminale GNL Adriatico 8 mld di metri cubi di gas l'anno (10% dell'attuale fabbisogno) - attivo
- Golfo di Trieste progetto E-On 8 mld di metri cubi di gas l'anno (10% dell'attuale fabbisogno) - progetto
- Trieste Zaule Gas Natural 8 mld di metri cubi di gas l'anno (10% dell'attuale fabbisogno) - progetto
Totale 24 mld di metri cubi di gas.
Stando ai dati forniti sul suo sito da E-On una nave metaniera di medie dimensioni da 138.000 mc fornisce il fabbisogno annuale di una cittadina di 56.000 abitanti, con un rapido calcolo il totale di metano che arriverà in alto adriatico fornirà il fabbisogno di quasi 10 mld di persone, quasi 1,5 volte la popolazione del pianeta.
Se è vero che per il 2020 l'Italia deve calare del 20% le emissioni di CO2 la domanda di metano dovrebbe calare. Dunque aumenta l'offerta, cala la domanda, i prezzi del metano dovrebbero crollare mettendo fuori mercato il GNL che ha costi di produzione molto più alti. E allora dove sta il business?
In verità tutta l'operazione rigassificatori si gioca su due piani, quello finanziario che si occupa di scommettere sui consumi e poco si occupa dei consumi reali, e quello della supremazia in Europa, che vede l'Italia, in posizione dominante grazie ai gasdotti provenienti da Russia e Nord Africa, sotto l'attacco delle multinazionali straniere.
In tutto questo chi ci rimette è tutta la popolazione che vede nell'uso sostenibile del mare una fonte di vita, di piacere, di libertà. Ciascuno di noi, che ama fare il bagno in mare, pescare, mangiare il pesce si ritroverà con l'acqua clorata per preservare le strutture sommerse del rigassificatore e molto più fredda mediamente almeno 5°C in meno. Sul piano estetico non ne parliamo nenache perchè di tutte le architetture industriali non ce n'è una più brutta.